LIBIA: GHEDDAFI, RESTO LEADER FINO ALLA MORTE

Feb 23rd, 2011 | Di cc | Categoria: Politica

”Muammar Gheddafi non ha nessun incarico dal quale dimettersi. Non sono un presidente, sono la guida della Rivoluzione e tale restero’ anche a costo del sacrificio della vita”. Con queste parole il leader libico si e’ rivolto alla popolazione per ribadire la sua intenzione di rimanere alla guida del paese, nonostante le rivolte.

Gheddafi - che ha parlato alla tv di Stato in un intervento trasmesso in diretta in Italia da Sky - ha aggiunto che ”l’immagine della Libia in questi giorni e’ stata distorta dai media, che vogliono umiliarci”. ”Questo e’ il mio Paese, non voglio farmi da parte. Non posso lasciare la terra sacra dei miei nonni”, ha aggiunto Gheddafi, sottolineando come tutta l’Africa guardi alla Libia come a ”una guida”.

”Io moriro’ come un martire, come mio nonno”, ha proseguito il leader libico. ”Fino ad ora non abbiamo usato la forza”, ha proseguito, ‘’se saremo costretti - ha pero’ aggiunto - useremo la forza”.

”VOGLIONO TRASFORMARE PAESE IN UN EMIRATO”.

I rivoltosi ”vogliono trasformare il paese in un emirato”.

Lo ha detto il leader della Libia, Muammar Gheddafi che, dalla tv, sta parlando al suo popolo. Gli scontri di questi giorni, ha aggiunto Gheddafi, ”hanno l’obiettivo di consegnare il paese all’America o a Bin Laden”. ”Abbiamo dato incarico di arrestare tutti questi malfattori - ha proseguito il leader libico -. Saranno puniti secondo la legge”.

”NON HO DATO IO L’ORDINE DI SPARARE”.

L’ordine di sparare sui manifestanti in Libia non e’ venuto da Muammar Gheddafi. Lo ha detto lo stesso leader libico in un discorso tv alla nazione. ”Non ho dato io l’ordine di sparare - ha detto Gheddafi -. Quando dar’ l’ordine potrete sparare e bruciare tutto”.

”ANCHE L’ITALIA CI RISPETTA”.

”Grazie a me tutto il mondo ci guarda con rispetto e con timore, anche l’Italia”. E’ uno dei passaggi del discorso alla nazione pronunciato dal leader libico Muammar Gheddafi alla tv di Stato. ”Ci siamo fatti rispettare da tutti, quando sono andato in Italia hanno salutato con rispetto il figlio di Omar Mukhtar”, ha proseguito facendo riferimento alla visita effettuata in Italia nel giugno del 2009, quando Gheddafi sbarco’ a Ciampino assieme all’anziano figlio di Mukhtar, eroe della resistenza contro le truppe fasciste negli anni venti.

Notizia ASCA

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