Settimana europea della vaccinazione

Apr 26th, 2011 | Di cc | Categoria: Salute

La Settimana Europea della Vaccinazione - SEV (European Immunization Week - EIW) è un’iniziativa dell’Ufficio Regionale Europeo dell’OMS, lanciata nel 2005 con un progetto pilota in 3-5 Paesi e, a partire dal 2006, attuata dagli Stati Membri della Regione Europea.
Per una settimana, nel mese di aprile, nei Paesi di tutta la Regione, sotto lo slogan comune “Prevenire, Proteggere, Immunizzare”, si svolgono attività per informare e coinvolgere la popolazione ed i professionisti sanitari sul tema delle vaccinazioni e per affrontare le sfide future in tale ambito. Queste attività includono convegni, corsi di formazione per gli operatori sanitari, la diffusione di materiale informativo, workshop, conferenze stampa e tavole rotonde con i decisori politici.

Queste attività, incentrate su una comunicazione mirata, contribuiscono alla realizzazione dell’obiettivo primario di raggiungere e mantenere elevate coperture vaccinali nella Regione Europea dell’OMS. La finalità principale di tali interventi è di attirare attenzione ed aumentare la consapevolezza sull’importanza che ciascun bambino sia protetto dalle malattie prevenibili mediante vaccinazione, che si configura come diritto, prima che come bisogno.

Infatti, lo slogan della Settimana Europea della Vaccinazione “Previeni Proteggi Immunizza” promuove il messaggio che vaccinare ogni bambino è essenziale per prevenire le malattie e proteggere la vita.
Nel 2010, la quinta edizione della EIW ha avuto luogo tra il 24 aprile e l’1 maggio ed il tema centrale delle iniziative realizzate è stato quello di sottolineare gli sforzi nazionali a favore degli obiettivi regionali di eliminazione del morbillo e della rosolia congenita.

L’attuazione dei programmi di immunizzazione diffusa nella Regione europea dell’OMS, negli ultimi 30 anni, ha permesso il raggiungimento di importanti traguardi, quali la certificazione di area polio-free e la significativa riduzione della mortalità e del carico di malattia legati al morbillo.
Tuttavia, molto resta ancora da fare.

Si stima che, ogni anno, nella Regione europea, circa 32.000 bambini muoiano ancora per malattie che potrebbero essere prevenute mediante vaccinazione. I gruppi vulnerabili o difficili da raggiungere a ridotta immunizzazione esistono in tutti i Paesi e contribuiscono in maniera rilevante alla diffusione delle epidemie in tutta la Regione.
Inoltre, proprio i successi degli interventi vaccinali, con la conseguente riduzione dell’incidenza delle malattie infettive, ha come effetto quello di far dimenticare le stesse malattia e le loro gravi conseguenze.

In tal modo, si allontana dalla popolazione, e spesso anche dagli operatori sanitari, la percezione del rischio di malattia, mentre, parallelamente, si enfatizza e strumentalizza il bassissimo rischio di effetti collaterali nocivi da vaccino, incidendo sulla compliance alle vaccinazioni. Inoltre, Gruppi di antivaccinisti, siti web e stampa di parte mettono in discussione i vantaggi e la sicurezza della vaccinazione, contribuendo a diffondere informazioni distorte.

Poiché la comunicazione e la corretta informazione sanitaria sono uno strumento essenziale affinché la popolazione comprenda il valore vero e concreto delle vaccinazioni, occorre rinforzarne la veicolazione.
Parallelamente, è opportuno che venga mantenuto un forte sostegno politico al processo decisionale per i programmi di vaccinazione, in quanto il rischio, nella collettività, è il riemergere di malattie altamente contagiose, causa di malattia, invalidità e morte, con perdita di salute ed un non trascurabile onere per il servizio sanitario.
Considerato l’attuale, disomogeneo panorama nazionale in ambito vaccinale, che evidenzia in maniera sempre più forte la necessità di strategie vaccinali condivise da tutte le Regioni e Province Autonome, coerenti con le indicazioni fornite dall’Ufficio Regionale Europeo dell’OMS, l’Italia, quest’anno, ha aderito alla Settimana Europea della Vaccinazione, programmata per la settimana 23-30 aprile 2011.

Lo scopo è quello  di aumentare, nella popolazione, e non solo, la consapevolezza del rischio reale legato alle malattie infettive e dell’opportunità ed importanza delle vaccinazioni, per lo sviluppo di un consenso realmente informato alla pratica vaccinale. Tale l’iniziativa sarà portata avanti a partire dalla costruzione di una comune cultura della vaccinazione tra le diverse figure professionali sanitarie. Essa si presenta, inoltre, in linea con la programmazione sanitaria nazionale, con le priorità delineate nel Piano Nazionale della Prevenzione 2010-2012 e con il Nuovo Piano Nazionale per l’Eliminazione del Morbillo e della Rosolia Congenita 2010-2015.

Le Regioni e Province Autonome che hanno aderito alla SEV realizzeranno (o hanno già realizzato) iniziative autonome, coerenti con gli obiettivi concordati a livello centrale.

Il tema della Settimana Europea della Vaccinazione 2011 è “soluzioni condivise a minacce comuni”. I recenti focolai infettivi sottolineano la responsabilità collettiva dei Paesi Membri nell’eliminazione del morbillo e della rosolia, nel mantenere la Regione libera dalla poliomielite e nel tenere sotto controllo tutte le malattie prevenibili mediante vaccinazione. Quest’anno la Settimana Europea della Vaccinazione mette in evidenza l’importanza della collaborazione e della condivisione delle esperienze e delle soluzioni per il raggiungimento di questi obiettivi al di là dei confini dei singoli Paesi.
Partendo da queste riflessioni, in Italia, come target degli interventi per la Settimana Europea della Vaccinazione 2011, sono stati scelti gli operatori sanitari dei servizi vaccinali, i pediatri, i ginecologi ed i MMG, che facciano, poi, da cassa di risonanza nei confronti dei loro assistiti/popolazione generale.

Per la realizzazione delle iniziative legate alla Settimana Europea della Vaccinazione 2011, inoltre, stati coinvolti vari partner (oltre al Ministero della Salute, l’Istituto Superiore di Sanità, l’Agenzia Italiana del Farmaco, il Coordinamento Interregionale della Prevenzione, la SItI, la SIP, la FIMP, la FIMMG, la SIMG, la SIGO ed il Gruppo Vaccini di Farmindustria), allo scopo di consolidare una rete che favorisca, attraverso un processo virtuoso, il miglioramento del processo e della coltura delle vaccinazioni in Italia.

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