Biotestamento, ecco la legge

Apr 27th, 2011 | Di cc | Categoria: Salute

Nove articoli per regolamentare il dibattuto tema del testamento biologico. Il testo Calabrò, che oggi riprende il suo iter in Aula alla Camera in seconda lettura, prende il nome di ‘Disposizioni in materia di alleanza terapeutica, di consenso informato e dichiarazioni anticipate di trattamento’, ed è la sintesi di una serie di disegni di legge in materia. Rispetto al testo che ha avuto il via libera del Senato il 26 marzo del 2009, il provvedimento ha subìto alcune modifiche in Commissioni Affari sociali di Montecitorio, dove il primo marzo scorso ha avuto l’ultimo vaglio. In particolare, sul fronte dell’alimentazione e dell’idratazione artificiali, il nodo più controverso dell’intero provvedimento, il ddl prevede ora che entrambe possano essere sospese se dovessero risultare non più efficaci nel fornire al paziente i fattori nutrizionali necessari o addirittura dovessero danneggiarlo.Alimentazione e idratazione artificiale, così come nel testo approvato da Palazzo Madama, non sono considerate terapie, ma forma di sostegno vitale, dunque non possono costituire oggetto di dichiarazioni anticipate. Ciò significa, in altre parole, che non verrà data la possibilità di scegliere anticipatamente, e in piena coscienza, di non sottoporsi ad alimentazione e idratazione artificiali qualora ne avessimo bisogno trovandoci in condizione di disabilità.A differenza del testo che ha ottenuto il via libera del Senato, il Ddl uscito dalla Commissione Affari sociali non è rivolto solo ai pazienti in stato vegetativo, ma anche a chi si trova “nell’incapacità permanente di comprendere le informazioni circa il trattamento sanitario e le sue conseguenze”. La XII Commissione, in altre parole, ha allargato la platea, non limitandola ai soli ‘casi Englaro’. Le volontà espresse dal paziente nelle dichiarazioni anticipate di trattamento restano non vincolanti per il medico curante. In caso di controversie tra camice bianco e fiduciario, infine, interverrà un collegio di medici. Ma anche il parere espresso da questo collegio non sarà vincolante, come deciso da un emendamento del relatore Domenico Di Virgilio che ha recepito le osservazioni in tal senso espresse dalla Commissione Affari costituzionali.

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