OBIETTIVI DI SVILUPPO DEL MILLENNIO, A CHE PUNTO SIAMO? PRENDE IL VIA IL CICLO DI INCONTRI SUGLI SDGs: SI PARTE CON IL N.2, “FAME ZERO”

Ott 19th, 2020 | Di cciotola | Categoria: Esteri

Giovedì 22 ottobre, dalle 10.30 alle 12, si terrà il primo Zoom webinar del ciclo “Conversazioni sugli SDGs: a che punto siamo nell’agenda 2030?”. La serie di incontri è promossa da Azione contro la Fame, organizzazione umanitaria leader internazionale nella lotta alla fame e alla malnutrizione. Il primo webinar, moderato dal caporedattore economia del Corriere della Sera, Nicola Saldutti, e introdotto dal direttore generale di Azione contro la Fame, Simone Garroni, verterà sul tema “SDG n°2: Zero hunger e le sue interazioni con altri SDGs” (qui il form di iscrizione: https://azionecontrolafame.it/webform/sdg2).

Gli Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals), nell’ambito dell’Agenda 2030, sono stati promossi dalle Nazioni Unite per tracciare una strada utile per assicurare il benessere dell’umanità. Tra gli altri ricordiamo la lotta alla fame, l’eliminazione delle disuguaglianze, la tutela delle risorse naturali, la diffusione di modelli di produzione e consumo sostenibili.

La prima parte del webinar sarà dedicata al tema della sicurezza alimentare alla luce del rapporto sullo “Stato della Sicurezza Alimentare e della Nutrizione nel Mondo (SOFI)”. Il documento ha, recentemente, dimostrato che la fame è in crescita: questa piaga riguarda, oggi, 690 milioni di persone; occorre, in tal senso, una riflessione mirata ad analizzare la tenuta dell’SDG n. 2, “zero hunger”. Alla sessione, interverranno Stefania Lenoci, head private sector advisory and implementation unit all’International Fund for Agricultural Development (IFAD)Carmine Pacente, presidente Commissione politiche europee del Comune di Milano e membro del Comitato europeo delle Regioni, Daniela Bernacchi, segretario generale Global Compact Network Italia, e Rossella Sobrero, presidente Ferpi - Federazione Relazioni Pubbliche Italiana.

Saranno tre, inoltre, le testimonianze di operatori umanitari di Azione contro la Fame che si concentreranno sugli scenari nel mondo in cui, anche alla luce della diffusione del Covid-19, si assiste, al momento, a un incremento dei livelli di fame e malnutrizione. Interverranno, nell’occasione, Mahadi Muhammad, divisional director di Azione contro la Fame a Cox’s Bazar, Maria Pia Ferrari, cash technical coordinator di Azione contro la Fame in Colombia, Chiara Saccardi, regional desk e head of operations per il Medioriente di Azione contro la Fame.

La sessione conclusiva sarà dedicata alle azioni virtuose promosse dal settore privato nell’ottica di contribuire al raggiungimento dell’obiettivo “fame zero”. Ne parleranno Albino Russo, direttore generale Ancc-Coop, Veronica Rossi, sustainability reporting e foundation manager di Lavazza, Eugenio Tangerini e Silvia Gazzotti, relazioni esterne e attività Rsi BPER Banca, Raffaele Izzo, responsabile partnership Fondazione Terre des Hommes Italia, Stefania Mancini, vicepresidente Assifero e membro effettivo del Consiglio nazionale per la Cooperazione allo Sviluppo, Cecilia Bartolucci, presidente Comitans, Giovanni Mellone, flying technical advisor in employability for missions di Azione contro la Fame.

“Dopo la significativa assegnazione del premio Nobel per la Pace al World Food Programme, nostro partner in numerosi Paesi, occorre adesso sostenere, concretamente e con maggior forza, i programmi umanitari tesi a ridurre l’insicurezza alimentare determinata non solo dai conflitti in corso ma anche dai cambiamenti climatici, dalle disuguaglianze socioeconomiche e dall’attuale emergenza coronavirus - ha dichiarato Simone Garroni, direttore generale di Azione contro la Fame -. Se facciamo riferimento ai dati che riguardano la fame e la malnutrizione nel mondo, tanta è ancora la strada da fare per raggiungere lo ‘zero hunger’ tracciato dagli Obiettivi di sviluppo. Come già affermato in occasione della recente Giornata mondiale dell’alimentazione, occorre adesso condividere una roadmap decennale con un programma condiviso da comunità internazionale, ‘umanitarie’ e governi locali capace, in 3.600 giorni, di dare vita a un mondo più equo, sostenibile e nutrito. Il ciclo di webinar parte proprio da questa constatazione. Coinvolgeremo pubblico, privato e Terzo settore contemporaneamente: occorre il contributo di tutti per mettere la parola fine a questa grave piaga”.

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