Vittoria importantissima per il Napoli che espugna il Franchi nel lunch match della trentasettesima giornata di campionato e prosegue a gonfie vele la propria corsa verso la Champions. Termina 2-0 la sfida contro la Fiorentina, dopo una partita molto aperta e combattuta. Gli azzurri partono forte e provano fin da subito ad impensierire gli avversari, che invece si chiudono a riccio concedendo poco e niente in fase difensiva e cercando poi di rendersi pericolosi in ripartenza. Il primo tempo termina a reti inviolate e anche ad inizio ripresa lo spartito non cambia, con il match che resta “bloccato”. Al minuto 53 l’episodio che cambia la partita: Abisso dopo aver consultato il VAR decide di assegnare al Napoli un calcio di rigore in seguito ad una trattenuta ai danni di Rrahmani. Dal dischetto si presenta Insigne, che nel primo tempo aveva centrato una clamorosa traversa su calcio di punizione. Terracciano respinge la conclusione del capitano azzurro che però si fa trovare pronto sulla ribattuta e deposita in rete il pallone del meritato vantaggio per i partenopei. La Fiorentina comunque non molla, anzi continua a lottare su ogni pallone come del resto fatto fin dal fischio d’inizio dell’incontro. Al minuto 67 però è semrpe Insigne a servire a Zielinski il pallone del 2-0 (complice la deviazione di Venuti, ndr) che mette di fatto il sigillo sulla sfida. La partita chiaramente non ha poi avuto molto da dire con i ritmi che si sono decisamente abbassati e il Napoli che si è limitato a gestire il risultato. Grazie ai preziosissimi tre punti ottenuti oggi, gli uomini di Gattuso si portano momentaneamente al terzo posto in classifica a quota 76, quando manca una sola giornata alla fine del campionato (domenica prossima gli azzurri ospiteranno il Verona al Maradona, ndr). I partenopei vedono dunque la Champions ad un passo. Quello che era stato definito l’obiettivo minimo stagionale è invece un grande traguardo che non soltanto assicura agli azzurri la partecipazione alla prossima edizione della “coppa dalle grandi orecchie” ma permette anche di scongiurare l’ormai celebre ridimensionamento, a cui la società azzurra si sarebbe inesorabilmente avviata in caso di mancata qualificazione per il secondo anno consecutivo.

Antonio Marinaccio