FIALS

Nov 5th, 2021 | Di cciotola | Categoria: Sindacato

«Considerando la necessita? di continuare a garantire i LEA e in considerazione di un turn over estremamente depauperato, con la presente chiediamo un urgentissimo incontro per potere discutere, trovare un’intesa e programmare congiuntamente un percorso atto alla proroga dei contratti del personale sanitario assunto a tempo determinato o con forme di lavoro flessibile, e all’applicazione della procedura di stabilizzazione del personale stesso». Questo quanto trasmesso in una nota FIALS regionale all’onorevole Vincenzo De Luca, presidente della Giunta con delega alla Sanita?, e al direttore della Direzione Generale per la Tutela della Salute e il Coordinamento del SSR, Antonio Postiglione.

Sulla base dei dati trasmessi a fine aprile 2021 dalle Regioni e Province autonome al Ministero della Salute, nel periodo tra marzo 2020 e aprile 2021 risultano essere stati reclutati 83.180 operatori. Più di 66mila sono i professionisti del personale sanitario reclutato nel periodo di emergenza in condizione di precariato. Fondamentale, quindi, riconoscere loro il ruolo ricoperto, attraverso una più rapida procedura di stabilizzazione alle dipendenze del SSN, per continuare a garantire i livelli essenziali di assistenza dei servizi sanitari e socioassistenziali, e in considerazione dell’allarmante turn over dato dal collocamento in quiescenza obbligatorio della generazione degli anni ’50.

Improrogabile, quindi, l’incontro richiesto nella nota. L’attuale normativa, introdotta con l’articolo 20, commi 1 e 2 del Dlgs

75/2017 (cd Legge Madia), prevede, infatti, la possibilità di far accedere alle procedure di stabilizzazione speciali - entro la fine del 2022 - gli operatori precari che, reclutati con regolari procedure selettive, abbiano maturato, al 31 dicembre 2022, almeno 36 mesi di

servizio, anche discontinuo, negli ultimi otto anni nel periodo di dichiarato stato di emergenza nazionale presso le amministrazioni che effettuano le assunzioni.

Come esposto in altre precedenti note, la FIALS regionale intende ricordare che «senza queste Unita? Operative tutti i servizi che, al momento e con grande fatica, vengono erogati alla popolazione Campana saranno inevitabilmente gambizzati, e non sarà possibile

ottemperare alle richieste delle prestazioni sanitarie richieste dai cittadini». Inoltre, c’è da considerare un altro aspetto della questione, l’ottimizzazione di costi, risorse e tempi per l’amministrazione: insieme con i vincitori di concorso, i partecipanti alle selezioni utili ad assicurare il turn over del personale e, in prospettiva, al raggiungimento degli obiettivi indicati del PNRR, sarebbero proprio i lavoratori attualmente in servizio a tempo determinato e che soddisfano i requisiti richiesti per la stabilizzazione dalla proposta.

Ecco perché un emendamento specifico per il personale del Servizio Sanitario Nazionale alla normativa vigente trasmetterebbe un messaggio incisivo per la valorizzazione dei professionisti e del capitale umano, tanto sotto i riflettori durante l’emergenza pandemica, quanto nell’ombra adesso che chiedono risposte. Un confronto tra organizzazioni sindacali e Istituzioni porterebbe ad una collaborazione costruttiva, anche, in considerazione della bozza della legge di bilancio 2022 che, grazie al Ministro Roberto Speranza, pare possa prevedere 2 miliardi in più per il fondo nazionale sanitario, colmando le carenze strutturali dopo anni di tagli finanziari emorragici.

Rosaria Morra

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