Operazione averno, analisi microbiologiche al Parco regionale dei Campi Flegrei

Dic 19th, 2021 | Di cciotola | Categoria: Ambiente

L’attesa “Operazione Averno” ha preso il via. A promuoverla è l’attivissimo Ente Parco regionale dei Campi Flegrei, guidato dall’Arch. Francesco Maisto. 

L’articolato progetto prevede una ben precisa e complessa attività di monitoraggio con rilievo batimetrico e indagini di campionamento scientifico selezionate per centrare l’obiettivo di   conoscere e valutare lo stato ambientale e le dinamiche ecologiche del Lago d’Averno, e specificamente all’equilibrio/squilibrio della biodiversità.

Attuando il primo piano di azioni operative, lo stesso Ente, Gestore dei Siti Natura 2000 dei Campi Flegrei, punta a definire un modello di monitoraggio dello stato di salute, attuale e nel tempo, da estendere periodicamente all’intero sistema dei laghi e delle lagune salmastre territoriali. In pratica, una premessa conoscitiva, necessaria per successive elaborazioni e ricerche, mirate a monitorare lo stato di conservazione del lago d’Averno, del suo patrimonio di biodiversità e allo stesso tempo ad individuare e approfondire la conoscenza delle alterazioni ambientali antropiche che potrebbero comprometterlo. In tal modo sarà possibile tutelare, valorizzare e rendere adeguatamente fruibile, il ricco e variegato patrimonio naturale della zona, riconosciuto dalla Comunità Europea, che è stato affidato  alla custodia della Collettività flegrea e in primis alla gestione dell’Ente Parco. 

Il progetto, datato inizi novembre 2021, si dovrebbe concludere nella primavera del prossimo anno. La sua attuazione consentirà metterà all’Ente Parco, come ale Istituzioni scientifiche e alle Amministrazioni territoriali locali di giungere ad acquisire preziosi dati reali e aggiornati, in merito all’habitat del Lago d’Averno, con applicazione di precise direttive comunitarie - “Uccelli” e “Habitat” - I risultati ottenuti consentiranno all’Ente regionale presieduto dall’arch. Francesco Maisto di definire e di redigere il piano di gestione dello specchio lacustre, come prevede la sua funzione istituzionale ed operativa. Si tratta chiaramente di un importante strumento, soprattutto in presenza di criticità lacustri, per definire azioni mirate tese a ricostituire l’equilibrio dell’ecosistema e a definire, con consapevolezza istituzionale, comportamenti e azioni ecosostenibili per preservare i beni naturali dell’area flegrea.

È formato da professionisti e tecnici competenza altamente qualificata, il gruppo di lavoro è incaricato di condurre le attività nel progetto Operazione Averno, coordinato sul campo dal prof. Sergio Bravi del Dipartimento di Scienze della Terra, Ambiente, Risorse dell’Università napoletana Federico II.

Il Lago d’Averno si presenta come uno specchio lacustre di origine vulcanica che si sviluppa nelle vicinanze di Pozzuoli, in provincia di Napoli.

In sé serba una mitologia che parte dalla celebre Eneide latina di Virgilio. Leggenda vuole che il Lago d’Averno fosse l’ingresso agli Inferi, che Enea varcò per la sua discesa nel regno dei morti.

Altra leggenda, di origini celtiche, sul più celebre Lago flegreo è legata alla figura della Fata Morgana. 

Qui, le Indagini previste dall’ “Operazione Averno”, mirate alla valutazione dello stato ambientale, geofisico ed ecologico del lago flegreo attraverso indagini scientifiche e monitoraggio per tutelare il patrimonio lacustre territoriale

Rilevamento batimetrico fondali Averno; individuazione e ubicazione su mappa di eventuali punti con evidenze di scarichi in lago; campionatura sedimenti del fondale e acque (in punti chiave, individuabili a seguito di mappatura batimetrica); rilevamento parametri chimico-fisici in colonna d’acqua, con sonda multiparametrica.

Teresa Lucianelli

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