L’ENNESIMA TRAGEDIA IN MARE, L’ENNESIMA POLEMICA POLITICA

Feb 26th, 2023 | Di cciotola | Categoria: Cronaca Nazionale

Costa di Steccato di Cutro, Calabria.

Un barcone che trasportava oltre 200 persone in arrivo da Iran, Pakistan e Afghanistan non ha retto al ma

re agitato e si è schiantato contro gli scogli.

Il bilancio dei cadeveri, in aumento di ora in ora, segna e scandisce quello della responsabilità collettiva.

Da sinistra a destra il tema della solidarietà é quello prevalente, anche se declinato diversamente a secon

da dello schieramento politico.

La Sinistra invoca il sempre attuale tema della tutela e promozione delle immigrazioni, a destra il clima é

decisamente più accusatorio.

“È criminale mettere in mare una imbarcazione lunga appena 20 metri con ben 200 persone a bordo e co

n previsioni meteo avverse. È disumano scambiare la vita di uomini, donne e bambini col prezzo del ‘bigli

etto’ da loro pagato nella falsa prospettiva di un viaggio sicuro.

Il Governo è impegnato a impedire le partenze, e con esse il consumarsi di queste tragedie, e continuerà

a farlo, anzitutto esigendo il massimo della collaborazione dagli Stati di partenza e di provenienza. Si com

menta da sé l’azione di chi oggi specula su questi morti, dopo aver esaltato l’illusione di una immigrazione

senza regole.” queste le parole del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni pubblicate sui suoi profili soci

al poco dopo la notizia della tragedia.

Si parla di “impedire le partenze”, “collaborazione dagli Stati di partenza e provenienza”, “speculazione sui

morti”, tutti temi anch’essi giustissimi ma che meriterebbero il giusto approfondimento, che manca -ovvia

mente- in un post di qualche centinaio di caratteri.

Il tema dell’immigrazione é uno dei pilastri su cui si basa la comunicazione politica attuale e su cui si fond

a la sostanziale differenza di vedute dei vari schieramenti.

Il punto è che non dovrebbe essere visto come tema politico, quanto piuttosto come tema trasversale che

attraversa tutti.

Da un lato c’è il bisogno e la necessità di collaborazione, il principio di solidarietà (orizzontale e verticale)

da dover applicare, in coerenza con i principi Europei dei quali siamo firmatari e responsabili della loro att

uazione e in forza dei quali l’accoglienza dei migranti dovrebbe essere fuori discussione e sempre garantit

a.

Il ruolo delle Organizzazioni Non Governative, delle Guardie costiera , delle norme Europee volte a garant

ire un’equa distribuzione dei flussi migratori in tutto ciò é preziosissimo in quanto sono il punto di partenza

per un discorso più ampio.

Discorso che va dalla tutela dei migranti anche, e soprattutto, nel territorio di partenza, all’accoglienza dei

rifugiati di guerra e carestie.

Dall’altro lato il tema sollevato dal Premier riguardo i rischi di un’immigrazione senza regole e dei pericoli

derivanti da abusi e sfruttamenti perpetuati da parte degli scafisti é qualcosa di cui bisogna necessariame

nte tener conto.

Pensare che il mondo ruoti attorno a principi di solidarietà, di accoglienza e benevolenza verso il prossim

o in senso ampio e senza inciampi é impensabile.

Bisogna fare i conti con la realtà.

Realtà fatta, purtroppo, anche di persone che sfruttano il disagio e la povertà della povera gente e ne ince

ntivano una fuga incontrollata, un biglietto di sola andata verso la terra promessa.

Ed ecco allora che, per chi si ritrova a vivere in condizioni inimmaginabili, fra una vita fatta di sopravviven

za e privazioni e uno spiraglio di luce dettato dal “viaggio della fortuna”, i rischi derivanti da una possibile t

ragedia passano in secondo, terzo, ultimo piano.

Alle volte, giustamente, non vengono neanche presi in considerazione.

Nascere dalla parte “giusta” del pianeta é una condizione reale e tangibile. Basta avere fortuna.

E a chi, come noi, questa fortuna ha avuto il privilegio di conoscerla e di apprezzarla spetta anche il comp

ito di tutelare e promuovere una fortuna generalizzata, gentile.

Solo chi non agisce non sbaglia mai.

E allora che sia oggi il tempo di una nuova riflessione in chiave individuale, governativa ed Europea per c

ercare di superare divisioni politiche -inutili alla causa- e garantire un’immigrazione più sicura.

di Giosué Di Palo

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