Riduzione del rischio di disastro: Save the Children presenta l’evento “FEEL SAFE - Il protagonismo di bambini e bambine per la riduzione dei rischi in emergenza”

Ott 16th, 2023 | Di cciotola | Categoria: Cronaca Nazionale, Politica

Riduzione del rischio di disastro: Save the Children presenta l’evento “FEEL SAFE - Il protagonismo di bambini e bambine per la riduzione dei rischi in emergenza”

A livello globale, il tasso di mortalità dovuto a eventi meteorologici estremi nell’ultimo decennio, nelle regioni più vulnerabili è stato 15 volte superiore rispetto a quello dei Paesi meno in difficoltà. Il 47% dell’intero patrimonio scolastico italiano, si trova in aree con pericolosità sismica alta (zona 1) o medio-alta (zona 2) e più di 7mila edifici scolastici (il 12%) non hanno un piano di evacuazione.

Presentata la piattaforma Feel Safe, uno degli strumenti sviluppati nell’ambito del progetto europeo LINKS da Save the Children nella promozione di una cultura di preparazione e resilienza tra i più giovani.

 

Sempre più spesso nel mondo si assiste al verificarsi di situazioni di emergenza, quali catastrofi naturali, umanitarie o riconducibili all’azione dell’uomo. Solamente lo scorso anno si sono verificati 387 eventi catastrofici che hanno colpito oltre 185 milioni di persone in tutto il mondo[1]. Questi numeri sembrano purtroppo destinati ad aumentare nei prossimi anni a causa di conflitti, dell’impatto dei cambiamenti climatici e del crescente degrado ambientale.

A livello globale, infatti, gli effetti della crisi climatica sono già evidenti e le loro ripercussioni sulla popolazione spesso sono catastrofiche. Solo lo scorso anno, alluvioni, siccità, temperature estreme e uragani sono state le calamità che hanno provocato i maggiori effetti, sia in termini di persone colpite che di vittime[2]. Nelle aree più vulnerabili, il tasso di mortalità dovuto a eventi meteorologici estremi nell’ultimo decennio, è stato 15 volte superiore rispetto a quello dei Paesi meno vulnerabili[3]. Ad oggi, almeno 160 milioni di bambine e bambini sono esposti a siccità gravi e prolungate[4]. Secondo una stima di Save the Children, il numero di bambine che rischiano di subire il duplice rischio degli impatti del cambiamento climatico e del matrimonio infantile è destinato ad aumentare del 33%, raggiungendo quasi i 40 milioni entro il 2050.

Anche l’Italia registra un elevato numero di eventi estremi, sono stati 1.855 dal 2010 al 31 agosto 2023, secondo gli ultimi dati diffusi da Legambiente[5]. Non solo, si registra anche un forte incremento degli eventi estremi: siamo passati dai 52 registrati nel periodo tra gennaio e maggio del 2022 a ben 122 nello stesso periodo del 2023[6]. Eppure, sebbene sia certo che il cambiamento climatico incida sulla salute umana, resta difficile stimare con precisione la portata e l’impatto di molti rischi legati al clima[7].

Gli effetti della crisi climatica in Italia minacciano un territorio già fragile, soggetto al rischio vulcanico e sismico, per questo è fondamentale conoscere il proprio territorio e sapere come comportarsi in caso di emergenza.

Essere preparati è importante soprattutto per i bambini, bambine e adolescenti che dovrebbero essere al sicuro nei luoghi che maggiormente frequentano. Basti pensare che il 47% dell’intero patrimonio scolastico (28.735 edifici), si trova in aree con pericolosità sismica alta (zona 1) o medio-alta (zona 2) e che 7.318 edifici scolastici (pari a circa il 12%) non abbiano un piano di evacuazione[8].

Alla luce di questo e per favorire la partecipazione attiva dei ragazzi e delle ragazze ai processi di prevenzione, preparazione, risposta e recupero all’interno della propria comunità, è partito il confronto in seno all’evento FEEL SAFE: Il protagonismo di bambini e bambine per la riduzione dei rischi in emergenza”, organizzato da Save the Children a Roma, in occasione della giornata mondiale sulla riduzione del rischio disastri, assieme al progetto Links.  Una due giorni conclusasi oggi, che ha visto protagonisti soprattutto ragazze e ragazzi

Quello che è certo, è che i giovani chiedono sempre più potere di azione, più tempo dedicato a queste tematiche soprattutto a scuola. I ragazzi, infatti, sono sempre più consapevoli che le azioni individuali abbiano alcun ruolo limitato nella lotta al cambiamento climatico e nella riduzione dei rischi sul territorio, se non accompagnate da una conoscenza ed un’azione collettiva per ridurre la vulnerabilità della comunità.  

“Con la crisi climatica che ogni giorno si manifesta sempre più aspra in un territorio sempre più fragile, cresce la necessità di sviluppare una cultura della sicurezza con particolare attenzione alla prevenzione e alla gestione dei rischi, soprattutto nei più giovani. Informare attraverso percorsi educativi ad hoc supportati anche dalle scuole, rende ragazzi e ragazze più consapevoli soprattutto su quello che possono fare per attuare un cambiamento significativo nell’ambito della prevenzione dei rischi. La sfida più grande non è solo prepararsi a quello che potrebbe accadere, ma restituire un ruolo attivo ai più giovani che continuano a chiedere a gran voce di partecipare a decisioni così importanti come quelle che riguardano il loro futuro e la loro sicurezza” ha detto Enrico Serpieri, Capo Dipartimento Coesione Territoriale e Attuazione della Strategia di Save the Children Italia, a margine dell’evento.

Da anni ormai, Save the Children, l’Organizzazione internazionale che da oltre 100 anni lotta per salvare i bambini e le bambine a rischio e garantire loro un futuro,  porta avanti una serie di iniziative che mirano a promuovere l’educazione dei minori sulle tematiche di Disaster Risk Reduction, la partecipazione attiva di ragazzi e ragazze ai processi decisionali, il rispetto dei diritti dei bambini, delle bambine e degli adolescenti in ogni fase del ciclo di gestione dei rischi e il loro benessere in emergenza.

 

Il Progetto FEEL SAFE

Tra gli strumenti sviluppati nell’ambito del progetto europeo LINKS da Save the Children nella promozione di una cultura di preparazione e resilienza tra i più giovani, si inserisce la messa a punto della piattaforma Feel Safe che, rafforza la consapevolezza e il senso di appartenenza come cittadini dei ragazzi e delle ragazze attraverso, appunto, la combinazione delle competenze digitali, dell’apprendimento esperienziale e dell’educazione al Disaster Risk Reduction.

Il portale è organizzato in 5 percorsi, ognuno dei quali comprende delle attività individuali e di gruppo, strumenti online e supporti multimediali per un approccio esperienziale; che hanno lo scopo di stimolare la consapevolezza sulla prevenzione e la preparazione ai disastri. Il primo ha l’obiettivo di ridurre la vulnerabilità attraverso strumenti adatti, il secondo a sentirsi pronti e mira a sapere come agire in situazioni di emergenza il terzo ad essere consapevoli dei rischi e propone azioni concrete per prevenire o attenuare il loro impatto sulla vita quotidiana, il quarto comunicare in emergenza, cioè sottolinea l’importanza di una comunicazione corretta e i rischi di una scorretta soprattutto sui social media, il quinto si chiama missione terremoto ed ha l’obiettivo di promuovere la conoscenza del rischio sismico e sensibilizzare bambini e bambine sulle buone pratiche da seguire in caso di terremoto. Infine, gli ultimi ancor in via di sviluppo: climate kids, avrà l’obiettivo di sensibilizzare i ragazzi sulle cause e gli effetti dei cambiamenti climatici e tra fuoco e fiamme legato al fuoco e agli effetti del calore.

Feel Safe include al suo interno anche una Libreria open-source dove è possibile consultare e scaricare in maniera gratuita contenuti relativi alla Disaster Risk Reduction e altri argomenti rilevanti. La sezione Storie raccoglie invece iniziative e progettazioni da tutto il mondo con un taglio informativo più immediato e a misura di ragazzo e ragazza.

L’evento del 16 e 17 ottobre è stato fitto di laboratori, tavole rotonde e attività ai quali hanno partecipato tra gli altri: Nathan Clark , Vrije University Amsterdam; Christian Reuter, Technische Universität Darmstadt; Philippe Quevauviller, DGHOME; Maike Vollmer, RISKPACC; Maria Richardt Schoop, HBR-LINKS); Raffaela Milano, Direttrice dei Programmi Italia Europa di Save the Children ; Lilly Postiglione, Vice Capo Dipartimento della Protezione Civile Italia; Paolo Masetti, Delegato ANCI per la Protezione Civile; Carmelo Tulumello, Direttore Agenzia di Protezione Civile Regione Lazio; Giuseppe Napolitano, Direttore Roma Capitale - Dipartimento di Protezione Civile; Romano Camassi, Ricercatore presso Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia; Martina Laghi, Assessora alla scuola formazione e sport, città di Faenza; Beniamino Sidoti, scrittore, giornalista e autore.

Lascia un commento

Devi essere Autenticato per scrivere un commento