Napoletani e prevenzione: per l’80% è molto importante, ma solo la metà fa controlli regolari La maggioranza dei napoletani crede nella prevenzione, ma solamente uno su due la mette in pratica Un intervistato su sei non ha mai svolto un esame cardiologico, circa una donna su tre non va dal ginecologo da almeno tre anni Costi e tempi d’attesa eccessivi restano un ostacolo alla prevenzione
Mag 27th, 2025 | Di cciotola | Categoria: SaluteCresce nei napoletani la consapevolezza dell’importanza della prevenzione, ma non sempre questo si traduce in azioni concrete: è quanto emerge dall’ultima indagine dell’Osservatorio Sanità[1] condotto da Nomisma per UniSalute, in cui si evidenzia come soltanto la metà svolga controlli e visite di prevenzione, nonostante la grande maggioranza dichiari di ritenere importante monitorare regolarmente il proprio stato di salute.
L’indagine ha rilevato infatti come tra gli intervistati ben l’80% ritenga “molto” o addirittura “estremamente” importante fare controlli di prevenzione, ma appena il 50% dichiari di effettuarli con regolarità. Il 27% del campione preferisce aspettare il manifestarsi di piccoli disturbi prima di fare visite, mentre il 20% le evita fino a quando non comincia a soffrire di una malattia vera e propria.
Di conseguenza una fetta rilevante della popolazione del capoluogo campano tende a trascurare controlli cruciali per la propria salute: se il 18% dei napoletani dice di non effettuare le analisi del sangue da oltre 3 anni, circa uno su sei (16%) non ha addirittura mai fatto un esame cardiologico o un elettrocardiogramma, e il 46% non ha mai svolto una visita dermatologica per i nei.
Anche sul fronte della salute femminile, l’Osservatorio UniSalute continua a registrare dei dati preoccupanti: a Napoli una donna su tre (32%) non va dal ginecologo da almeno 3 anni, e da altrettanto tempo il 43% non effettua un Pap test. Quasi un terzo delle donne intervistate (29%), inoltre, non si è mai sottoposta a un’ecografia al seno, nonostante sia un esame di prevenzione fortemente consigliato già in giovane età.
Cosa frena allora i napoletani dal fare prevenzione? In parte, come detto, resta una questione di educazione e consapevolezza: tra chi non ha svolto esami di prevenzione nell’ultimo anno, uno su quattro (25%) dichiara di non averlo fatto perché non riscontrava alcun sintomo. Ma permangono come fattori disincentivanti anche i lunghi tempi di attesa (54%) e soprattutto i costi delle prestazioni (89%), che rendono meno accessibili le visite.
Chi invece ha effettuato recentemente controlli dice di averlo fatto in primis perché suggerito dal medico di base (32%) o per iniziativa personale (29%). In quasi la metà dei casi le persone si sono rivolte al servizio pubblico (43%), mentre il 53% ha scelto strutture private, spesso (38%) in convenzione con il SSN.